La meraviglia della Camera acustica del Teatro Magnani

Il Teatro “Magnani” di Fidenza come non lo si era mai visto. Molte delle nostre classi hanno partecipato alle visite guidate organizzate dallo IAT Terre di Verdi di Fidenza per visitare la Camera acustica, ideata e dipinta a mano dal grande scenografo fidentino Girolamo Magnani a cui il nostro teatro è intitolato dal 1895.
Gli studenti e le studentesse di varie classi ed indirizzi hanno potuto godere di una visione unica: 330 metri di tela dipinta suddivisi montata su un telaio in legno, costituiscono la camera acustica realizzata dal Magnani. Ritrovata nel 2010, è stata sapientemente restaurata ed è rimasta allestita sul palco fino al 14 ottobre 2021, per il debutto della stagione lirica con il Don Carlo.
Fu sempre un’opera di Verdi, Il Trovatore, ad inaugurare il teatro di Fidenza nel 1861, 160 anni fa. La scenografia venne firmata da Magnani, che era riconosciuto come uno dei più importanti scenografi del grande teatro d’opera ottocentesco (realizzò 5 mila scenografie) e che fu lo scenografo di fiducia di Verdi, il quale lo scelse anche per la mise en scene dell’Aida a La Scala di Milano nel 1872 e in Egitto.
La Camera dipinta dal Magnani è oggi uno tra i pochi esempi di “camera acustica” rimasta nel nostro Paese. In origine trasformò il palcoscenico in una magnifica sala da ballo. Il teatro veniva infatti utilizzato per i veglioni di carnevale e per la festa di San Donnino. Gli studenti hanno potuto osservare da vicino la camera picta, salendo sul palco; si sono ritrovati immersi nei vivaci colori, nelle visioni prospettiche, e sono stati incuriositi dai segni lasciati dai giovani di un secolo fa, come le scritte improvvidamente incise sulla tela.
Le preparate guide dello IAT Michela Azzoni e Rachele Papa anche illustrato le altre caratteristiche del teatro: a partire dal foyer rivestito di stucchi a finto marmo e con una volta affrescata che raffigura due figure femminili in cui riconosciamo la Musica e la Poesia. Gli studenti e le studentesse hanno potuto sedere sulle poltroncine della platea, da cui hanno ammirato la sala degli spettacoli coi tre ordini di palchi, la volta affrescata, l’astrolampo, gli stucchi decorativi. Stupore anche per la meraviglia del Ridotto, anch’esso firmato dal Magnani autore dei ridenti affreschi: un’esplosione di fiori, ghirlande e amorini che sembrano sporgersi e uscire dalle nicchie.
prof.ssa Donata Meneghelli

Visita teatro Magnani e Camera picta