Gli studenti del Berenini in visita alla Biennale di Venezia
Il 27 ottobre gli alunni della classe 2E del corso CAT (Costruzioni, Ambiente, Territorio ex corso geometri) insieme agli alunni delle classi 2C, 2D, 5ASA e 5BSA, si sono recati in visita alla Biennale di Architettura 2016, 15° Mostra internazionale di Architettura che si tiene a Venezia dal 28 maggio al 27 novembre 2016
Alejandro Aravena, curatore della mostra e Pritzker Prize 2016, (il Pritzker Prize corrisponde, al premio Nobel per l’Architettura) racconta che durante un suo viaggio in America del Sud, Bruce Chatwin (scrittore e viaggiatore britannico) incontrò un’anziana signora che camminava nel deserto trasportando una scala di alluminio sulle spalle, Era l’archeologa tedesca Maria Reiche, che studiava le linee Nazca ed è proprio l’immagine ripresa nel manifesto della mostra.
Stando in piedi le linee non avevano alcun senso ma dall’alto si trasformavano in uccelli, giaguari, alberi o fiori. Maria Reiche non aveva abbastanza denaro per noleggiare un aereo. ma era abbastanza creativa da trovare comunque un modo per riuscire nel suo intento. Quella semplice scala per Aravena è la prova che non dovremmo chiamare in causa limiti, seppure duri, per giustificare l’incapacità di fare il nostro lavoro.
Contro la scarsità di mezzi: l’inventiva.
D’altra parte, è molto probabile, aggiunge Aravena, che Maria Reiche utilizzando mezzi come un furgone o un’automobile avrebbe distrutto l’oggetto del suo studio. Quindi, in questo caso, si è arrivati a una valutazione intelligente della realtà grazie all’intuizione dei mezzi con cui prendersene cura.
Contro l’abbondanza: la pertinenza.
Come Maria Reiche dall’alto della sua scala, i ragazzi del nostro Istituto, attraverso la visita ai numerosi padiglioni della 15°Mostra Internazionale di Architettura REPORTING FROM THE FRONThanno potuto godere di un punto di vista privilegiato che ha permesso loro di apprezzare le opere di professionisti creativi e innovativi provenienti da ogni parte del mondo che “scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi campi di azione, offrendo esempi in cui più dimensioni vengono sintetizzate, integrando il pragmatico con l’esistenziale, la pertinenza con l’audacia, la creatività con il buonsenso”.
I Temi o meglio i “fronti” trattati nei progetti esposti sono stati:
“Disuguaglianza, sostenibilità, insicurezza, segregazione, traffico, inquinamento, spreco, migrazione, calamità naturali, casualità, periferie e carenza di alloggi, problemi in cui i bisogni primari e i diritti umani sono a rischio. “Sono stati invitati, -conclude Aravena,,-professionisti coerenti e solidi che costituiscono una sorta di resistenza e di “riserva naturale” dell’architettura contro queste minacce”.