“CaffExpo”


Lunedì 23 Marzo, nell'Aula Magna dell'Istituto, E. Capri, professore di Chimica Agraria ed Ambientale, Università Cattolica “Sacro Cuore” di PC, accompagnato dalle dott.sse Miriam Bisagni (Associazione “Piacecibosano”) e Gloria Luzzani, nutrizionista, ha presentato un “CaffExpo”, format interattivo e dinamico, sulla scelta alimentare sana e sostenibile ed un corretto uso del cibo (circa altri 90 sono on line sul sito dell'Università e sono stati stampati da Mattioli agevoli libretti).

Secondo il prof. Capri, parlando di cibo, si parla di tutto, perché è il prodotto degli ecosistemi; pensiamo che animali e piante siano asensoriati, invece ci nutriamo a vicenda e ci scambiamo energìa, che viene contestualizzata in proteine, composti, Chimica, Biochimica. Perciò studiano il cibo molte discipline, scientifiche ed umanistiche, nel rispetto della “casa comune” (Ecologìa, da οἶκος, oikòs, casa). La Sostenibilità ci permette di capire che, se ci nutriamo consapevolmente, rispettiamo noi stessi e quel che ci circonda.

Gli studenti sono stati coinvolti in modo partecipativo, facendoli anche riflettere su temi sociali, economici, politici, filosofici correlati all'argomento trattato, ai quali, magari, prima non pensavano con tale chiarezza; per indagare abitudini ed eventuali preconcetti, dovevano rispondere a domande proiettate sullo schermo: dotati di due cartoncini bicolori, sceglievano il colore abbinato alla risposta che condividevano. Con una selva di braccia e mani colorate, hanno espresso i loro pareri e definito il cibo biologico privo di pesticidi, conservanti e prodotti chimici. Allora, ha chiesto Capri, vuol dire che il resto non è biologico, che non contiene materia viva, sostanze organiche, proteine, amminoacidi, cellule?

Parliamo di cibo biologico solo perché è stata stabilita una definizione di legge, dunque non ha senso, volendo distinguere qualcosa che è potenzialmente buono da qualcosa che è potenzialmente dannoso, mentre, in Natura, ciò non esiste, a meno che non ne investighiamo ed approfondiamo i processi che determina. Perché, dunque, una tale categorizzazione, come per gli O.G.M.? Tutti gli organismi lo sono, essendo coltivati dall'uomo, che li ha modificati. Tali enunciazioni legislative non hanno basi scientifiche, ma solo lo scopo di favorire il marketing, determinando l'aumento di vendite di questi cibi, condizionandoci (si parla di Neuromarketing). Così, se non siamo sufficientemente liberi perché non abbiamo studiato, finiamo con il convincerci che i cibi biologici sono i migliori e non sappiamo che tutto è volto a favorire la grande distribuzione, come avviene per gas, oro, petrolio.

Il cibo biologico, dunque, viene prodotto con sostanze chimiche non di sintesi: si usano tanto i pesticidi, ma naturali, non lavorati dall'industria, estratti da materiali animali o vegetali coltivati. Bisagni ha sostenuto che un importante contributo alla Sostenibilità è riutilizzare o riciclare il cibo (ogni anno se ne spreca un terzo): buttarlo è un danno per tutti e per il pianeta ed un grave peccato, considerando quanti muoiono di fame.

Dopo che la dott.ssa Luzzati ha illustrato “L'equilibrio nel piatto, come e perchè”, Bisagni ha presentato i progetti “RiCibiamo”: chi va al ristorante, deve farsi dare la “doggy bag”, o, meglio, la “family box”, sperando che il cibo rimasto non vada tutto al cane (sul sito di “Piacecibosano” si trovano i trenta ristoranti aderenti di Parma, Piacenza e provincia); “Colazione e merenda sana”, interessante da inserire nei prossimi impegni sostenibili; su Google Form c'è un'indagine in merito, che potremmo svolgere anche all'interno della nostra scuola.

Al termine dell'incontro, gli studenti hanno ringraziato ed applaudito, comprendendo di aver aumentato  conoscenze, competenze e consapevolezza sull'importanza dello sviluppo sostenibile del nostro pianeta.