DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA (DM 66/2023)

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Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università” – Investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico”.

Modalità di coordinamento per la linea di investimento “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” e realizzazione di una piattaforma digitale per la formazione del personale scolastico alla transizione digitale.

Il decreto del Ministro dell’istruzione e del merito 12 aprile 2023, n. 66, destina quota parte delle risorse, pari a 450 milioni di euro, relative alla linea di investimento 2.1 “Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale scolastico” della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La citata linea di investimento prevede, infatti, la “creazione di un sistema multidimensionale per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale”, con il coordinamento del Ministero dell’istruzione e del merito e il coinvolgimento di “circa 650.000 persone tra docenti e personale scolastico e oltre 8.000 istituzioni educative”.

Il decreto ministeriale n. 66 del 2023 destina, pertanto, l’importo pari a euro 450.000.000,00 a favore di tutte le istituzioni scolastiche quali nodi formativi locali del sistema di formazione continua per la transizione digitale finalizzato alla realizzazione di percorsi formativi per il personale scolastico (dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, personale ATA, docenti, personale educativo) sulla transizione digitale nella didattica e nell’organizzazione scolastica, in coerenza con i quadri di riferimento europei per le competenze digitali DigComp 2.2 e DigCompEdu, nel rispetto del target M4C1-13 (formazione di almeno 650.000 dirigenti scolastici, insegnanti e personale ATA entro il 31 dicembre 2024), riservando una quota pari al 40% alle scuole appartenenti alle regioni del Mezzogiorno.