L'isola di plastica: La 5^ Chimici aderisce alla petizione all'ONU
![](https://scaling.spaggiari.eu/PRIT0008/thumbnail/5407.png&rs=%2FtccTw2MgxYfdxRYmYOB6Pk9jQH5POS%2FquVc8aOi3ns2htM1BhF%2Fr5nAtRVDWvfTyMAZSK1CdbWaDHnglQjglAuFwI5cB%2FVmg%2FuX4At01ifvHVhzR520%2FYme%2BqShUDP%2B9Qj7hNmcQs3PUZ%2B9YD5vdA%3D%3D)
The Trash Isles: un accumulo galleggiante di rifiuti di plastica grande come la Francia si è formato nel nord dell’Oceano Pacifico a partire dagli anni ’80 a causa dell’azione delle correnti oceaniche, provocando danni irreversibili all’ambiente, agli animali e all’uomo. La classe V A del corso chimici, da sempre attenta ai problemi ambientali e al tema della sostenibilità, ha aderito alla campagna di Change.org firmando la petizione all’ONU in cui, provocatoriamente, ci si dichiara cittadini delle Trash Isles e se ne richiede il riconoscimento come 197° stato sovrano, dotato di bandiera e valuta nazionali. Solo così si potrà beneficiare dell’Environmental Charter in base a cui “All members shall co-operate in a spirit of global partnership to conserve, protect and restore the health and integrity of the earth’s ecosystem”.