“Perché si deve studiare la Grammatica?


Lunedì 11 Aprile, l’I.I.S. “A. Berenini” di Fidenza ha ospitato un personaggio d’eccezione, Francesco Sabatini, linguista, filologo e lessicografo italiano, autore di numerose pubblicazioni, tra cui il noto Dizionario Italiano (insieme a Vittorio Coletti), attualmente Presidente Onorario dell'Accademia della Crusca, di cui è stato Presidente dal 2000 al 2008 e professore emerito dell'Università degli Studi Roma Tre, il quale ha tenuto, nella cavea della scuola ed alla presenza di tanti studenti, che lo hanno accolto e salutato con applausi molto sentiti, una lezione dedicata a “L’italiano per le scienze e le tecniche (e non solo)”, incantando questo pubblico di giovani, che lo conoscono soprattutto grazie alla rubrica televisiva "Pronto soccorso linguistico”.

Non si è trattato, come si potrebbe immaginare, solo di un’analisi della  lingua italiana, bensì di un affascinante intreccio di aspetti, per evidenziarne il fondamento scientifico, data anche la specificità dell’Istituto, un Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. L’analisi della lingua, infatti, non è marginale,  è un’indagine sui nostri processi mentali, rapporti sociali e storia culturale.  

Partendo dal quesito “Quando, come e perché si deve  studiare la Grammatica?”, il professore ha spiegato che è fondamentale, poiché già strutturata nel nostro cervello. Uno studente, provocatoriamente, ha domandato il senso, allora, di trattarla a scuola: il fatto è che  bisogna tenerla in buona funzione, e, soprattutto, non solo conoscerla, ma applicarla nella scrittura e nella lettura, soprattutto in un sistema di testi di vario genere, in quanto, se non si conosce l’architettura della lingua, non si potranno comprendere i diversi messaggi complessi, tipici del mondo d’oggi, le cui richieste sono sempre più alte.

Il professore si è riferito a Neurolinguistica, Neurologia, Anatomia, Fisica, Chimica e Matematica, spiegando che le parole risiedono nelle zone del cervello da dove scaturisce anche il controllo delle mani.

Dunque ha ravvisato nella scuola l’istituzione fondamentale che deve educare all’uso della lingua, affinché si comprenda, correttamente e proficuamente, ogni materia. Non è possibile usarla in modo consapevole e appropriato, specialmente nello scrivere, senza conoscere analiticamente il suo funzionamento, che aiuta, certamente, anche nell’apprendere altre lingue.  

Il professore, dopo aver risposto ad alcune domande degli studenti, che lo avrebbero ascoltato più a lungo, ha voluto intrattenersi con i docenti, anche arrivati da altri Istituti ed usciti tutti molto arricchiti, anche per presentare il suo testo di Grammatica Valenziale.

Un modello semplice, ma razionale, per inquadrare il sistema generale della lingua,  di supporto agli alunni,  per i quali lo studio delle regole grammaticali risulta, per lo più, gravoso e, spesso, infruttuoso. Partendo dal verbo, si costruiscono, graficamente, sul modello dell’Insiemistica, le valenze, come quelle chimiche, allargando, attorno al nucleo, una gerarchìa, un sistema radiale che riesce di più facile comprensione ed interiorizzazione, al fine di acquisire competenze espressive permanenti, spendibili in ogni campo.