Polizia Amica: in classe per confrontarsi sui reati commessi o subiti dai giovani

Reati commessi o subiti dai giovani: crescenti il cyberbullismo, il revenge porn, l'abilismo

Tutte le classi del biennio hanno incontrato la Polizia locale di Fidenza nell’ambito del progetto Polizia amica. A condurre gli incontri dal titolo “Bullo non è bello”, il Commissario Monica Rossi e l’Agente Paolo Castigliola. 

Due ore per parlare di bullismo e cyberbullismo, revenge porn e violenza di genere, baby gang e abilismo. Fenomeni crescenti nella fascia d’età della scuola secondaria di primo (le medie) e secondo grado (le superiori): fenomeni a cui è bene dare un nome, per riconoscerli e contrastarli. Gli strumenti per affrontarli? Dialogo in famiglia, con figure adulte come allenatori, educatori e insegnanti, ma anche la possibilità di segnalare alla Polizia locale: polizia Amica appunto. Alcune azioni e comportamenti – è bene saperlo – si configurano come reati, perseguibili penalmente.

Il bullismo è un comportamento aggressivo, intenzionale e ripetuto nel tempo, condotto da una o più persone, con squilibrio di potere, contro una vittima che non riesce a difendersi.

Il cyberbullismo è la versione digitale del bullismo, riconosciuto come forma grave di violazione dei diritti nella Convenzione dei diritti del fanciullo del 1989. Il cyberbullismo adotta le forme tipiche del bullismo, ma le amplifica grazie all’ausilio della tecnologia. La diffusione su rete, chat, social media, consente una diffusione dell’azione lesiva immediata e molto più ampia.

Le forme più comuni sono: insulti, minacce o ricatti in chat; diffusione di foto senza il consenso; profili falsi o furto di identità; esclusione intenzionale di qualcuno da chat, gruppi virtuali o giochi on line; creazione di video umilianti; rivelazione di informazioni riservate.

Il cyberbullismo è contrastato dalla legge 71/2017, aggiornata poi con la 70/2024 che estende la tutela della vittima ai 24 anni di età, consente strumenti più agili di rimozione dei contenuti, introduce percorsi rieducativi.
Una ricerca recente tra i ragazzi tra gli 11 e i 19 anni mostra che il 68% di loro ha subito sui comportamenti offensivi; il 21% lo ha subito più volte al mese; il 34% ha subito vessazioni on line, di cui il 7,8% ripetute. Le conseguenze sulla vittima di bullismo sono: ansia, isolamento, calo dell’autostima, difficoltà scolastiche.

L’abilismo è la discriminazione verso persone con disabilità o diversità, considerate inferiori o incapaci, con: derisione, esclusione, linguaggio offensivo o pietistico. Esiste da molti anni una legge quadro sull’inclusione: la 104/1992. E’ tutt’ora punto di riferimento per tutte le politiche di integrazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Il body shaming è un termine inglese che significa ‘denigrare il corpo’. Chi offende le altre persone per il proprio corpo, lo fa attraverso: insulti, derisioni, giochi di parole, allusioni. Il body shaming spesso nasconde razzismo, abilismo, ostilità nei confronti della differenziazione delle persone, rabbia, scarsa autostima.

Le baby gang sono gruppi che commettono reati come atti vandalici e aggressioni. Solitamente si formano per noia, mancanza di guida familiare, esclusione sociale e modelli negativi. L’art. 416 del Codice Penale che tratta il reato di associazione a delinquere, prevede la responsabilità penale anche per i minorenni.

Il Codice penale definisce l’associazione a delinquere, quando tre o più persone si uniscono per commettere reati. Chi partecipa può essere punito con la reclusione da 1 a 7 anni, con pena aggravata se l’associazione è armata e se il numero degli associati è elevato.

La violenza di genere è una violenza fisica, psicologica, sessuale, economica o con atti persecutori chiamati stalking.
Le forme della violenza di genere sono: controllo, isolamento, minacce, gelosia eccessiva, umiliazione. Nel 2024 il 48% dei giovani in Italia ha subito episodi di violenza, il 58% teme il Revenge porn. Il 14% delle segnalazioni annue per maltrattamenti arrivano direttamente a scuola. L'11% dei ragazzi tra 14 e 19 anni ritiene normale che in coppia scappi uno schiaffo.

Lo stalking: comportamenti persecutori ripetuti che generano ansia o paura. Sono disciplinati dall'articolo 612-bis del Codice penale. Sono atteggiamenti che portano la vittima a dover cambiare le proprie abitudini. Esempi di stalking sono: pedinamenti, messaggi insistenti, controllo dei dispositivi elettronici.
La legge 69/2019 è detta legge del Codice rosso. È una legge italiana che serve per proteggere le persone, specialmente donne, minori, da violenze, maltrattamenti in famiglia e di genere.
Si chiama rosso perché: simboleggia il colore dell'amore che si trasforma in violenza;
perché il rosso è comunque il colore dell'allerta e perché è diventato il colore della Giornata internazionale contro la violenza di genere.

Le funzioni di questa legge sono:
rendere più veloci le indagini, introdurre nuove fattispecie di reato come il Revenge porn, dare misure di protezione immediate come il divieto di avvicinamento.

Il Revenge porn è la diffusione di immagini o video intimi senza il consenso, anche senza scopo di vendetta. È regolato dall'articolo 612-ter del Codice penale, che punisce la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso. Le pene sono aggravate se la vittima è minore o se questo reato è stato fatto con i fini di profitto.

La polizia locale può far rete insieme alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, alla scuola, alla famiglia, all'oratorio, alla parrocchia, alle squadre sportive.

Rispetto ed empatia sono i termini fondamentali per contrastare gli atti di prevaricazione di qualunque tipo. Ricorda: stando in silenzio aiuti i bulli, trova il coraggio di parlare e affrontare la situazione con una persona adulta che possa aiutarti.

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