Quando il drone diventa strumento per la didattica
Costruire un drone per imparare la matematica, l’ingegneria, l’informatica e le scienze fisiche e naturali. Il concetto traduce in sintesi lo scopo del progetto internazionale Delta – Drones: Experiential Learning and new Training Assets – finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’Azione Chiave 2 «Partenariati Strategici» del programma Erasmus+.
L’iniziativa, guidata da Cisita Parma, ente di formazione di Upi e Gia, è rivolta agli studenti e coinvolgerà per 30 mesi insegnanti, aziende e università di quattro paesi: oltre all’Italia, Spagna, Portogallo e Romania. Proprio a Parma, dove il progetto è stato presentato nel dicembre scorso, è partita la fase operativa.
Si è appena conclusa infatti la settimana di «formazione formatori » che ha ospitato i referenti degli organismi europei partecipanti. Il progetto Delta è finalizzato alla progettazione e sviluppo di 5 droni inoffensivi per finalità didattiche sperimentali. Per l’Italia sono coinvolti gli istituti scolastici Berenini di Fidenza, Gadda di Fornovo e Ferrari di Maranello, e l’azienda AeroDron di Parma, start up dedicata allo sviluppo e gestione dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto). A livello internazionale Spagna e Romania contribuiscono con due scuole e due business partners del ramo ingegneristico, specializzati sui droni – il Centro di Ricerca Aitiip di Saragozza e l’azienda Ludor Engineering di Iasi -, mentre l’Università di Porto (Portogallo) si occuperà di controllo qualità e disseminazione dei risultati di progetto.
(dalla Gazzetta di Parma del 1.4.2017)
Per l'Istituto Berenini hanno partecipato i prof. Maurizio Berzieri, Marco Varotto e Roberto Bellarmino