Storia e storie: i Toponimi dell’Identità


Si è concluso, il 4 Dicembre 2018, al Ridotto del Teatro “G. Magnani”, il progetto di Alternanza Scuola - Lavoro delle classi 3^A e 3^ B del Liceo Scientifico Scienze Applicate dell’I.I.S.S. “A. Berenini” di Fidenza.

Il tema “Storia e storie: i Toponimi dell’Identità”, proposto dall’Amministrazione comunale e sostenuto dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, per la salvaguardia e valorizzazione dei dialetti regionali, si è posto l'obiettivo di ricostruire la storia di Borgo San Donnino-Fidenza attraverso i nomi di luoghi, persone, eventi che ne hanno costituito i momenti significativi e lasciato una traccia nell’oralità e nel dialetto, vivo patrimonio della comunità. Il lavoro ha visto impegnati, oltre a studenti e docenti, anche esperti, alcuni dei quali presenti in sala: prof. Mino Ponzi, dott. Ambrogio Ponzi, Fausto Negri, architetto Luca Rigoni, Franco Giordani, Giancarlo Loreni e Guido Michelini. L'evento è stato seguito da un folto pubblico, in gran parte composto da docenti dell'Istituto e famiglie degli studenti, ma anche da “borghigiani del sasso”, interessati ad approfondire aspetti così peculiari ed interessanti della loro città.

Sono stati, infatti, individuati e presentati dagli studenti (emozionati, però chiari ed esaustivi), guidati dalle prof.sse Elisabetta Papa e Luciana Teroni, dieci percorsi inerenti le tracce visibili e non dell’evoluzione storica di Fidenza: da municipium romano a Borgo medievale legato al culto del Santo Donnino e della via Francigena; dalla fabbrica della Cattedrale alle tracce della città viscontea e farnesiana con i “terragli”di San Michele e San Pietro; dalla Fidenza città “d’acqua” con i suoi otto mulini a quella che ha visto la costruzione di numerosi conventi e ospedali, per, poi, arrivare alle case liberty ed alla città estesa oltre il suo perimetro a goccia, giungendo a tempi più recenti, che ne hanno determinato l'attuale fisionomia.

Dopo un breve intervento di plauso al lavoro svolto da parte della Dirigente, dott.ssa Rita Montesissa, l’Assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi ha sottolineato che lo scopo del progetto è stato quello di restituire alla comunità cittadina il valore che i toponimi hanno nel mantenere il ricordo e la storia dei luoghi e nel trasmetterne la conoscenza alle giovani generazioni. Come hanno ricordato le docenti referenti, si è dimostrato utile anche nel far sentire parte di una stessa comunità ragazzi che provengono da zone limitrofe e da paesi diversi. Si è potuto comprendere che Fidenza, se pensiamo ai suoi numerosi ospedali, xenodochia e conventi, è stata caratterizzata da una storia d'inclusione, accoglienza e sostegno ai poveri ed agli emarginati. Ciò risulta, oggi,  una lezione viva e concreta rispetto ai tanti esempi contrari e rende orgogliosi di appartenere ad un passato così “nobile”.