Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.)

In Italia, il 5% della popolazione scolastica, pari a circa 350000 studenti ha disturbi specifici di apprendimento (DSA). Questi disturbi possono essere ricondotti a quattro tipi di problematiche, che a volte sono compresenti nello stesso allievo: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.

I DSA non sono inquadrabili in alcun modo nell'ambito della diversa abilità.

La dislessia è un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.

La disgrafia La disgrafia è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.

La disortografia è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.

La discalculia è un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.

La legge n. 170 del 8/10/10 riconosce i DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

In altri termini, si ha una diagnosi DSA quando si ha una “specificità” intesa come disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo, ma circoscritto; un funzionamento intellettivo generale che ai test risulti nella norma, ovvero adeguato all'età; l'esclusione di deficit o menomazioni sensoriali e disturbi significativi della sfera emotiva; l'esclusione di situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possano interferire con un'adeguata istruzione.

La legge n. 170/10 intende fornire misure per superare queste difficoltà sancendo il diritto degli alunni con diagnosi di DSA a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e/o compensativi di flessibilità in aula e a casa ed attraverso l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, intese queste come forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto delle caratteristiche peculiari dei soggetti.

Il consiglio di classe ove sia incluso uno studente con DSA, redige insieme alla famiglia e ove l'età lo consenta, con lo studente stesso, un Piano Didattico Personalizzato (PDP) che ha lo scopo di sancire un “patto” (tra i soggetti che hanno concorso alla redazione del PDP), ma anche un percorso e un progetto individuale calibrato su quello specifico studente, in cui riportare le criticità e gli elementi positivi dell'allievo, le misure dispensative e/o compensative che consentano a quest'ultimo di addivenire al successo scolastico alla stregua del resto della classe. Tuttavia, occorre in ogni modo evitare di ritenere questi alunni come bisognosi di una “pedagogia speciale”; bensì è opportuno considerare i ragazzi con DSA, nell'ambito dell'attenzione che ogni docente deve avere verso tutti gli alunni, in relazione ai diversi stili di apprendimento ed alle differenti condizioni.

Piano Didattico Personalizzato: Il PDP è un contratto fra docenti, Istituzioni Scolastiche, Istiuzioni Socio-Sanitarie e famiglie per individuare e organizzate un percorso personalizzato, nel quale devono essere definiti i supporti compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA

"Piano Didattico Personalizzato"

 

Il Piano Didattico Personalizzato va redatto in forma scritta e le famiglie devono riceverne una copia all'inizio di ogni anno scolastico (generalmente entro due mesi dall'inizio delle lezioni) al fine di consentire l'attivazione delle sinergie e della collaborazione tra scuola, famiglia ed allievo; per poter condividere obiettivi comuni ed evitare fraintendimenti, dispersione delle forze e improvvisazione. I PDP devono essere consultati da docenti supplenti i sostituzione sulla classe. Il PDP necessità della giusta collaborazione, seppur nel rispetto dei diversi ruoi, tra scuola, famiglia e studente. Esso comprende:

Analisi della situazione dell'alunno, in cui sono riportate le indicazioni di chi ha redatto la segnalazione, le indicazioni della famiglia ed i risultati del lavoro di osservazione in classe. Vanno riportati sia i punti problematici che quelli di forza.

Livello degli apprendimenti, per ciascuna materia, rilevati con le modalità più idonee a valorizzare le reali competenze dello studente.

Obiettivi e contenuti di apprendimento per l'anno scolastico, per ciascuna materia, considerando un volume dell'attività di studio compatibile con le specificità dello studente.

Metodologie, per ciascuna materia, adatte ad assicurare l'apprendimento dell'allievo in relazione alle sue specifiche condizioni (esempio: metodologie uditive e visive per alunni con problemi di lettura).

Strumenti compensativi e dispensativi, per ciascuna materia, necessari a sostenere l'allievo nell'apprendimento. Tra questi vanno individuati con cura anche gli strumenti compensativi e dispensativi che l'alunno potrà utilizzare anche negli esami di stato.

Compiti a casa e rapporti con la famiglia, ovvero le modalità di raccordo tra i vari docenti e tra questi e la famiglia in ordine dell'assegnazione dei compiti a casa: come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, su file audio, ecc.) ed in che quantità, considerando che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno più fatica degli altri nello studio. Pertanto, occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento. Inoltre, è opportuno evitare sovrapposizioni e sovraccarichi ed anche prevedere la possibilità di modalità alternative di realizzazione dei compiti, se quelle consuete risultano impossibili o particolarmente difficoltose.

Infine, nel PDP vanno riportate anche le modalità di valutazione. Queste ultime devono essere frutto di una puntuale collaborazione e confronto tra i diversi insegnanti, la famiglia e l'allievo (ove possibile in relazione all'età ed alla maturazione dello studente), pur nel rispetto dei diversi ruoli.

L'Istituto Berenini, mette a disposizione anche strumenti informatici hardware (notebook e netbook) e software, in comodato d'uso, qualora l'utilizzo di questi ultimi fosse utile e indicato dallo specialista.

Modello PDP adottato dall'istituto per gli alunni con D.S.A.